salute

Principali patologie del bassotto
 
MALATTIE DEL DISCO INTERVERTEBRALE (IVDD)

I bassotti hanno una predisposizione di razza alle discopatie in quanto sono una razza condrodistrofica.
I dischi intervertebrali si trovano tra una vertebra e l’altra e sono formati da una parte interna di consistenza semirigida “nucleo polposo” e da una parte esterna più rigida “anello fibroso”. Hanno una funzione di veri e proprio “ammortizzatori” tra le vertebre. Nelle razze condrodistrofiche la degenerazione discale è precoce; si ha perdita progressiva del contenuto acquoso, metaplasia cartilaginea e calcificazione dei dischi. I dischi diventano fragili e possono spostarsi dalla loro sede ed “erniarsi” andando a comprimere il midollo spinale.

I primi sintomi dell’ernia discale sono il dolore, riluttanza a muoversi e a camminare, cifosi, rigidità nel movimento. Possono peggiorare anche rapidamente e portare a debolezza agli arti, incoordinazione, sintomi neurologici, fino ad avere una vera e propria paralisi.

Il trattamento dell’ernia discale dipende dalla gravità del caso; in alcuni casi può bastare un trattamento conservativo associato a riposo assoluto, in altri casi più gravi si rende necessario un intervento chirurgico.

Prevenzione: lo stile di vita è molto importante in questa patologia polifattoriale. Il bassotto non dev’essere sovrappeso, deve essere mantenuto in buone condizioni fisiche, ben alimentato e con buona muscolatura. Nella gestione quotidiana sono da evitare i salti dalle altezze (divani, letti, sedie, baule dell’automobile) che possono sovraccaricare e danneggiare gli “ammortizzatori” della colonna vertebrale.

ATROFIA PROGRESSIVA DELLA RETINA (PRA)

La PRA (atrofia progressiva della retina) è una degenerazione retinica progressiva bilaterale, spesso ereditaria, che conduce a cecità irreversibile. Sono inizialmente interessati i fotorecettori (coni e bastoncelli) e successivamente gli altri strati della retina. Purtroppo ad oggi non esistono cure per questa patologia.

Nel bassotto si possono avere distrofie (CRD) della retina molto precoci, che si manifestano nei primi 6 mesi di età e portano a cecità precoce, oppure degenerazioni retiniche un po’ più tardive (che in ogni caso portano a cecità nei primi anni di vita).

In allevamento l’unico modo per cercare di ridurre l’incidenza di questa malattia è fare uno screening sui riproduttori, sottoponendoli a VISITE OCULISTICHE ufficiali (secondo le linee guida SOVI/FSA). Queste visite oculistiche, effettuate da un veterinario esaminatore FSA, permettono di escludere dalla riproduzione soggetti affetti da questa o da altre patologie oculari tipiche della razza (ad esempio cataratta congenita).
Essendo una patologia degenerativa le visite andranno ripetute più volte nel corso della carriera riproduttiva del soggetto.

Negli ultimi anni sono stati messi a punto TEST GENETICI specifici per razza, che riescono ad individuare mutazioni genetiche riconducibili a determinate patologie. Questi test rappresentano un valido aiuto nella selezione in quanto riescono ad individuare anche i portatori sani della mutazione che determina la malattia (portatori sani che ovviamente non si evidenziano con la sola visita oculistica).
Visita oculistica e test genetico sono esami complementari: il test genetico è infatti un esame specifico per una sola mutazione genetica, ciò non esclude quindi che possano esserci altre mutazioni genetiche responsabili della stessa manifestazione clinica della malattia.
Nella razza bassotto a pelo duro è disponibile nei laboratori di analisi un test genetico per la CRD-PRA (mutazione NHPH4). Un cane omozigote per il gene sano o eterozigote per questa mutazione non potrà ammalarsi di questa forma di crd-pra, ma non si esclude la possibilità che si ammali di un’altra forma di PRA (causata da una diversa mutazione genetica). Un cane omozigote per il gene sano non farà mai figli affetti da questa forma di crd-pra (nemmeno se accoppiato con soggetti portatori o affetti) in quanto la trasmissione della mutazione è autosomica recessiva.

Un buon allevatore dovrebbe avvalersi quindi di entrambi gli strumenti (visite oculstiche e test genetici) garantendo (nei limiti del possibile) la salute dei propri riproduttori nel momento dell’accoppiamento…tenendo ben presente che non potrà MAI garantire cuccioli esenti da PRA.

EPILESSIA

Il bassotto è una delle razze particolarmente e geneticamente predisposte ad epilessia idiopatica o primaria, anche se tutte le razze, inclusi i meticci, possono soffrirne.

Si parla di epilessia quando si manifestano “crisi convulsive” non limitate ad un singolo episodio, ma che si ripresentano nel tempo. Le crisi convulsive possono essere generalizzate con perdita di coscienza, movimenti di tipo tonico-clonico o di pedalamento delle zampe, con perdita di urina, feci e profusa salivazione.

E’ importante differenziare l’epilessia primaria o idiopatica (in cui si assiste ad una anormale attività cerebrale, in assenza di evidenti patologie intracraniche o extracraniche) da una epilessia secondaria dovuta a una patologia cerebrale (tumori, encefaliti ecc) o a cause metaboliche (alterazioni epatiche, alterazioni elettrolitiche ecc).

In caso di crisi convulsive sarà quindi necessario sottoporre l’animale ad esami del sangue e delle urine per escludere la presenza di altre patologie. La diagnosi di epilessia idiopatica è quindi principalmente una diagnosi per esclusione.

Una volta fatta la diagnosi di epilessia idiopatica si può prendere in considerazione l’utilizzo di farmaci antiepilettici, a seconda della frequenza e del tipo delle crisi convulsive.

Ad oggi nel bassotto tedesco non è stato individuato un gene responsabile di questa predisposizione genetica.

SARD (SUDDEN ACQUIRED RETINAL DEGENERATION)

La Sard è una sindrome che causa cecità improvvisa dovuta all’atrofia della retina, può colpire cani di tutte le razze. Attualmente non si conoscono bene le cause, sembra essere una sindrome autoimmune (autoanticorpi che attaccano la retina). E’ importante fare una diagnosi differenziale con PRA.

La degenerazione retinica è piuttosto rapida rispetto ad una PRA, per cui l’esame differenziale rappresentato da un esame del fondo oculare da parte di un oculista esperto, deve essere eseguito nelle fasi iniziali della malattia. Solo in questo momento è possibile fare diagnosi differenziale. Un esame del fondo dell’occhio a distanza di mesi dall’inizio della sintomatologia o una elettroretinografia constatano solamente il quadro di atrofia retinica (differenziando da altre cause di cecità improvvisa di natura centrale o da neurite ottica ma non da PRA).

Questa sindrome colpisce cani di età adulta (6-8 anni), all’anamnesi la cecità è spesso accompagnata da alterazioni comportamentali, agitazione e disorientamento, che non si verificano mai in cani affetti da PRA in quanto la cecità è progressiva e il cane si abitua gradualmente. Spesso i cani presentano una sindrome Cushingoide senza esserne affetti, con aumento dell’appetito e della sete, poliuria, valori ematici alterati.